Ridiamo nuova energia e colore al prato dopo l’estate

Durante la stagione estiva i tappeti erbosi costituiti da essenze microterme (Lolium perenne, Poa pratense, Festuca arundinacea, Festuca rubra, Agrostis stolonifera) si trovano a combattere contro condizioni climatiche avverse. Trascorso questo periodo, i prati possono mostrare qualche “ferita”. Se si sono seguite le corrette pratiche agronomiche, si è così mantenuto il prato competitivo rispetto ai patogeni fungini ed alle malerbe. E’ tuttavia normale che le piante arrivino a inizio settembre un po’ stressate dalle temperature elevate, dalle condizioni di alta umidità e dalla eventuale intensa fruizione della superficie verde. Occorre a questo punto dare nuova forza e nuova carica al tappeto erboso approfittando anche dell’imminente calo termico che si sta delineando. Per un risultato veloce e duraturo il prodotto corretto è Turf Innovation ACTIVE TOP. Si tratta di un formulato liquido contenente potassio per rafforzare la parte ipogea delle piante, aminoacidi levogiri per stimolare la vegetazione e ferro chelato con una formula (EDDHSA) molto stabile e resistente agli ultravioletti.

Prato dopo trattamento con ACTIVE TOP

L’utilizzo di Turf Innovation ACTIVE TOP a scadenza di 10-15 giorni, aiuta il prato ad accelerare in modo progressivo il metabolismo grazie alla porzione amminoacidica (gli aminoacidi sono i mattoni che costituiscono le proteine). Somministrandoli per via fogliare la pianta si trova già dei precursori pronti per costruire nuove strutture (foglie, radici).

Ristabilite le corrette condizioni fisiologiche, l’effetto colore può essere poi mantenuto con Turf Innovation GREEN TOP, prodotto ad azione rapidissima con 4 parti di ferro da solfato libero ed una parte di ferro chelato (EDTA).

Entrambi sono prodotti ad assorbimento prettamente fogliare per valorizzarne la velocità d’azione. E’ sempre opportuno effettuare i trattamenti nelle ore più fresche del giorno (mattina molto presto o sera). E’ possibile utilizzare Turf Innovation GREEN TOP anche in fertirrigazione (a dosaggi più alti) e farlo assorbire così dalle radici rendendo l’azione più lenta ma nello stesso tempo più duratura.