“Investire in fertilizzanti ad alto valore tecnologico e poi distribuirli con attrezzature inadeguate è un po’ come acquistare un vino pregiato e versarlo in bicchieri di plastica: si perde tutto il vantaggio qualitativo per cui si era scelto quel prodotto.”
Questa metafora racchiude perfettamente l’errore che molti commettono quando scelgono fertilizzanti a rilascio controllato, ma non prestano la stessa attenzione alla fase di distribuzione.
Un fertilizzante a rilascio programmato non è un concime qualunque. Si tratta di un prodotto ingegnerizzato per garantire un apporto costante e bilanciato di nutrienti nel tempo, grazie a una tecnologia basata su:
- Granulometria uniforme, studiata per garantire omogeneità visiva e nutrizionale;
- Rivestimento polimerico o a base di Azoto stabilizzato, che protegge e regola la liberazione dei nutrienti in base alla temperatura e all’umidità del suolo. Tutto questo però funziona solo se il granulo resta integro. Ed è qui che entra in gioco la scelta dell’attrezzatura.
Il rischio dei carrelli a caduta nel distribuire i fertilizzanti a rilascio programmato.
Molti operatori, per semplicità o abitudine, utilizzano carrelli a caduta (drop spreaders) anche per questi fertilizzanti tecnologici. Tuttavia, questi strumenti presentano un limite strutturale:
il fertilizzante cade per gravità attraverso delle aperture regolate meccanicamente, spesso passando su rulli, lame o serrande mobili.
Il passaggio all’interno di questi sistemi può causare:
- Microfratture del rivestimento per compressione o attrito;
- Schiacciamento dei granuli;
- Danni invisibili a occhio nudo, ma che compromettono la funzione programmata del rilascio.
Il risultato?
- Nutrienti rilasciati in tempi troppo rapidi;
- Perdita dell’effetto controllato e costante;
- Rischio di stress vegetativo, ingiallimenti e crescita irregolare;
- Maggiore lisciviazione e dispersione ambientale;
- Sprecata l’intera strategia di concimazione.

Come distribuire correttamente i fertilizzanti a rilascio programmato
Se si vuole rispettare la natura tecnica di questi concimi e ottenere il massimo risultato, è fondamentale adottare spandiconcime professionali, progettati per preservare l’integrità del granulo.
Le soluzioni migliori sono:
- Spandiconcime centrifughi professionali: il fertilizzante viene distribuito lateralmente tramite un piatto rotante, senza frizioni o compressioni meccaniche.
- Sistemi di distribuzione a bassa velocità con regolazione precisa dei dosaggi.
- Macchine dotate di deflettori, paratie anti-sovrapposizione e possibilità di taratura fine. Conclusione La vera efficacia di un fertilizzante a rilascio programmato non si misura solo dalla qualità del prodotto, ma anche dalla qualità del lavoro che viene fatto per distribuirlo.
Un investimento in tecnologia deve essere accompagnato da un investimento in competenza e strumenti adeguati.
Solo così la promessa di una nutrizione costante, controllata e rispettosa dell’ambiente potrà essere realmente mantenuta.