Il miglior momento per la semina è certamente l’autunno per via delle condizioni climatiche che progressivamente si presentano in termini di temperatura dell’aria e del terreno, fotoperiodo, quantità di ossigeno presente nel terreno e corretta umidità del suolo. A questo si aggiunga la bassa incidenza di erbe infestanti che in altri momenti minano pericolosamente l’uniformità del nostro prato.
E’ difficilissimo se non impossibile dire con precisione quale sia il momento preciso ove questi fattori si presentino con valori “ideali” per massimizzare il risultato dei nostri sforzi, è comunque certo che, durante i mesi di settembre ed ottobre, le condizioni sono molto favorevoli per la semina o la trasemina del tappeto erboso.
Detto questo, fino a che punto è corretto spingersi avanti con le operazioni di messa a verde durante la stagione autunnale?
Il primo fattore limitante diventa ovviamente la temperatura che decresce progressivamente avvicinandosi all’inverno. Questo tuttavia non rappresenta un limite insormontabile per la semina. Le essenze da tappeto erboso microterme danno il loro meglio in termini di velocità di germinazione con temperature che vanno dai 10 °C sino ai 25°C. Questo non significa che al di sotto non germinino in assoluto: semplicemente rallentano i processi dilatando i tempi di comparsa del germinello e di crescita della plantula e di accestimento. Per accelerare al massimo lo sviluppo è sempre opportuno l’impiego di un concime specifico per la semina come Start H 10.18.10 arricchito con acidi umici o Go Green 14.28.10.
Il concetto generale che vogliamo esprimere è che difficilmente si sbaglia seminando anche nel tardo autunno. Se non si incappa in periodi piovosi troppo lunghi che rendono impraticabile la lavorazione e la preparazione del letto di semina, ci si può spinger tranquillamente nella semina sino a novembre inoltrato. Può accadere che il seme non muova più e rimanga quiescente sino al ripresentarsi della stagione favorevole o che addirittura inizi a spuntare protetto sotto la coltre nevosa in esaurimento durante i primi tepori tardo-invernali (famoso il detto “sotto la neve pane, sotto l’acqua fame”, ricordate che, come per il grano, stiamo parlando di specie appartenenti alla famiglia delle graminacee). In questo caso la semina tardiva può esser considerata un vero e proprio investimento: le plantule nate in autunno tardi o a fine inverno sono già lì, pronte a “sgomitare” con successo contro le infestanti per occupare i posti migliori.
Buona semina!