Negli ultimi anni, sempre più diffusamente, questa specie di Poa infestante è diventata la protagonista indiscussa in un numero sempre maggiore di giardini, parchi aree verdi ornamentali e sportive  nel periodo di transizione tra l’inverno e la primavera

Graminacea annuale e perenne si adatta ad ambienti anche molto diversi tra loro anche se predilige gli ambienti freschi e umidi, fiorisce in continuità, produce un gran numero di semi sopportando tra l’altro anche il taglio basso.

La presenza della Poa annua è andata incrementando negli anni principalmente a causa della diffusione dei miscugli per tappeto erboso poco “puliti” e poco selezionati.

Il seme della Poa annua è molto piccolo ( 1 grammo = circa 5000 semi ) e per questo è molto complesso e quindi costoso produrre miscugli non inquinati.

Considerato che al momento non esiste nessun diserbo selettivo, Il controllo della diffusione della Poa annua, parte proprio dalla scelta dei miscugli giusti, miscugli che garantiscano alti livelli di “pulizia “da questa infestante.

Oltre a ciò sarà necessario sfruttare i punti deboli di questa specie, punti deboli messi in luce dallo studio della fisiologia della pianta e delle sue caratteristiche strutturali.

Scopriamo così che l’apparato radicale della Poa annua si sviluppa in modo molto abbondante ma solo superficialmente ( 2-3 cm ) e che la pianta soffre i caldi estivi regredendo in modo significativo quando la temperatura sale sopra i 22-24 gradi.

In relazione a quanto sopra possiamo dunque capire che la presenza e la diffusione della Poa annua è condizionata dalla disponibilità d’ acqua nei primi centimetri del terreno e dalle temperature esterne tipiche dell’inizio della primavera e dell’autunno.

Sull’ andamento delle temperature certamente non siamo in grado di intervenire ma sulla disponibilità d’ acqua certamente si. Ecco allora che si intuisce l’importanza della struttura del terreno che deve favorire il drenaggio e della gestione dell’ irrigazione che deve garantire la presenza d’ acqua in profondità: irrigazioni abbondanti a intervalli di più giorni favoriscono l’asciugatura degli strati superficiali del terreno

Altre opportunità di contenimento della Poa annua ci sono garantite da interventi di trasemina autunnale che, rigenerando e ricompattando il tappeto erboso, contrastano la ripresa vegetativa e la diffusione dell’infestante regredita durante la stagione estiva a causa delle alte temperature e della scarsa disponibilità d’ acqua.

Parallelamente alle attenzioni che riponiamo nel tappeto erboso, cerchiamo di contenere il diffondersi della Poa annua nelle aree marginali del giardino, nei camminamenti, e lungo i fossi per evitare che uno sviluppo indisturbato della pianta in quelle aree si trasformi nella fonte di infestazione principale del nostro prato.