Che cosa fare durante la primavera avanzata?

Con il procedere della stagione primaverile aumentano le ore di luce giornaliere e s’innalzano le temperature dell’aria e del terreno. Tra il gruppo delle graminacee si vanno a delineare le condizioni ottimali per la germinazione e lo sviluppo delle malerbe macroterme estive annuali e perenni (Digitaria sanguinalis, Digitaria ischaemus, Setaria viridis, Echinochloa crus-galli, Eleusine indica, Cynodon dactylon, ecc.).

Queste infestanti sono programmate per germinare e crescere in condizioni di clima caldo, lavorando a pieno regime quando le essenze da tappeto erboso iniziano ad entrare in difficoltà.

È proprio per questa ragione che se non si imposta un programma manutentivo appropriato, si rischia una vera e propria invasione del tappeto erboso da parte di queste ospiti indesiderate.

I fattori che scatenano la germinazione dei semi in generale sono luce, temperatura, ossigeno ed umidità e devono essere presenti tutti e quattro contemporaneamente. Per prevenire l’infestazione dobbiamo innanzitutto agire principalmente sul fattore luce, mantenendo il tappeto erboso denso e competitivo. Questo limiterà l’arrivo della radiazione luminosa al terreno sfavorendo la germinazione della malerba.

È importante poi seguire alcune precise indicazioni:

  • operare con fertilizzazioni equilibrate ed a lenta cessione/rilascio programmato che apportino Azoto e Potassio secondo titolazioni bilanciate (concimi NK come ad esempio Turf Excellent MANTENIMENTO 20-0-20 e/o Turf Innovation SUPREME 18-0-15)
  • curare la biofertilità del substrato (interventi programmati con sostanza organica “nobile” a base di acidi umici e fulvici immediatamente solubili come Turf Excellent HUMIC DG)
  • mantenere i corretti rapporti tra i macro, meso e microelementi (concimazioni con Turf Excellent A-TEP con ripristino e controllo della legge del minimo)
  • evitare di distribuire in periodo pre-estivo prodotti con titolo di Azoto elevato ed a veloce rilascio. Si andrebbe incontro ad una crescita verticale elevata con successivo diradamento del manto erboso e diminuzione della sua densità: esattamente ciò che le infestanti aspettano
  • gestire con professionalità e competenza le operazioni manutentive ordinarie e straordinarie del periodo. L’operazione di taglio dell’erba andrà eseguita evitando di abbassare troppo l’altezza. Anzi, è pratica corretta quella di alzare il taglio di 1-2 cm rispetto alla misura “tradizionalmente” eseguita, in previsione del caldo, con lo scopo di limitare la presenza di luce a livello del terreno e la potenziale germinazione dei semi, di aumentare le sostanze di riserva nei tessuti e di approfondire il più possibile l’apparato radicale. Nel caso di rigenerazioni tardive legate a motivi di fruizione del tappeto erboso, occorrerà gestire le operazioni colturali in modo da evitare arieggiature troppo invasive ed impiegare miscugli di sementi a rapida germinazione (Turf Excellent OVERSEEDING, Turf Excellent POWER, Turf Innovation REPAIR, Turf Innovation RAPID) per chiudere velocemente gli spazi e competere attivamente contro le essenze indesiderate.

Il modo migliore quindi per contrastare l’emergenza delle infestanti è mantenere il prato denso, folto, sano ed uniforme. Sarà lui che grazie alle nostre pratiche manutentive e ai materiali di consumo corretti, fornirà le migliori performances e terrà distanti le malerbe.

Dal punto di vista della prevenzione, in alcuni ambiti ci si può avvalere di fitofarmaci registrati da tappeto erboso a base di Pendimethalin. Ovviamente occorre muoversi nel rispetto delle direttive indicate dal Piano di Azione Nazionale (PAN). Si tratta di un diserbante di pre-emergenza che agisce formando una sorta di film (pellicola) nei primi cm di terreno. Nel momento in cui l’infestante (o qualsiasi essenza) germina, il cotiledone e la prima radichetta toccano lo strato dove si è depositato l’antigerminante e di conseguenza la pianta muore. Si effettua così un controllo totale della germinazione dei semi. Attenzione! Tale tecnica non può essere usata se è stata eseguita una trasemina recente poiché il prodotto antigerminello non distingue tra infestanti ed essenze da tappeto erboso.

La persistenza nel terreno del Pendimethalin è stimata in 2 mesi circa e perciò il trattamento va ripetuto a tale intervallo di tempo per coprire l’emergenza delle malerbe durante tutta l’estate (da inizio maggio fino a luglio). Ovviamente non risultano interessate dall’azione antigerminante le infestanti che si propagano anche con organi perennanti (rizomi o stoloni, come la gramigna) dove diventa ancora più importante agire con operazioni colturali corrette per limitare la loro proliferazione.

Il Pendimethalin è un principio attivo fotolabile (la molecola viene inattivata dai raggi ultravioletti della luce solare). È fondamentale trattare in presenza di cielo coperto o sotto la pioggia in modo da evitare che il principio attivo venga danneggiato e/o risulti poco efficace. Certamente non si possono conoscere con la massima precisione le previsioni del tempo, in questi casi allora s’interviene con un’abbondante bagnatura immediatamente dopo la somministrazione del diserbante.

Anche la gestione dell’impianto di irrigazione può concorrere nel mantenere il tappeto erboso denso e vigoroso, quindi competitivo. È importante propendere per adacquamenti profondi ed infrequenti al mattino presto in modo da invogliare le radici a scendere in profondità limitando l’insorgere di patologie fungine che sono ulteriori forme responsabili del diradamento del manto erboso con conseguente apertura d’indesiderate superfici vuote.

La parola d’ordine è quindi chiudere gli spazi e tutte le operazioni colturali devono convergere verso questo scopo. Il tappeto erboso è paragonabile ad un autobus in viaggio: se i posti sono tutti occupati, nessuno potrà sedersi. Se il prato è chiuso e sano, le infestanti saranno tenute a bada!