L’idea comune è quella di un mese dove le attività sul prato si blocchino inesorabilmente: via le sedie dal tappeto erboso, si ritirano tavoli, dondoli e tutto ciò che abbiamo usato durante l’estate e nella prima parte dell’autunno. Anche il tagliaerba finisce nel capanno degli attrezzi con la speranza di vederlo ripartire al primo colpo la primavera che verrà.
Quest’ultima operazione è un errore bello e buono!
A prescindere che durante questo mese il tappeto erboso è tutt’altro che fermo, negli ultimi anni abbiamo assistito ad un progressivo spostamento in avanti della stagione fredda. Spesso a novembre ci sono ancora temperature e condizioni climatiche ottime per la crescita del prato che sicuramente rallenta la sua attività fisiologica per l’inesorabile diminuzione del fotoperiodo ma assolutamente non si ferma ed ha dunque ancora assoluto bisogno delle nostre attenzioni.
Intanto ci sono alcune operazioni che non sono legate strettamente alla manutenzione del tappeto erboso ma che vanno periodicamente eseguite. La più importante è la rimozione costante delle foglie che cadono dagli alberi e si depositano sul tappeto erboso. E’ una pratica indispensabile per garantirne il corretto sviluppo e mantenerlo sano. L’alta umidità e la schermatura della luce provocati dalla coltre del fogliame depositato indeboliscono la pianta e favoriscono le patologie fungine.
Il taglio dell’erba può aiutare a completare l’opera di pulizia della superficie verde ed è comunque indispensabile per evitare che la foglia si allunghi in modo esagerato contribuendo a creare dei microclimi perfetti per lo sviluppo di funghi opportunisti come il Microdochium nivale che, soprattutto nei mesi di dicembre, gennaio e febbraio può svilupparsi e danneggiare l’erba. E’ tuttavia corretto aumentare l’altezza del manto erboso di un paio di centimetri per favorire la fotosintesi clorofilliana (la pianta ha meno luce a disposizione quindi se la superficie verde aumenta è meglio, perché continuerà a svolgere la sua attività fotosintetica in modo efficiente nonostante la bassa luminosità). E’ inopportuno prima dell’inverno abbassare drasticamente il taglio: si mette solo in difficoltà la pianta!
Per quanto concerne l’irrigazione va gestita a seconda delle esigenze. È comunque buona norma ridurla in base alle condizioni climatiche sino a spegnerla del tutto. Normalmente in novembre le precipitazioni sono più che sufficienti ai fabbisogni del prato, tuttavia se si registrassero temperature alte e siccità prolungata, in alcuni punti del tappeto erboso si potrebbero manifestare carenze e stress idrico. Normalmente le zone interessate maggiormente sono quelle ove il prato divide le sue risorse con altre piante. Qui la competizione radicale vede di solito prevalere gli alberi e le siepi che sono decisamente meglio attrezzate del nostro tappeto erboso per vincere la gara dell’approvvigionamento idrico. Il prato ha radici ovviamente molto più superficiali delle piante. Non mettiamo a riposo l’impianto di irrigazione troppo presto!
In questo periodo è fondamentale preparare il tappeto erboso all’inverno ma anche alla ripresa vegetativa dell’anno a venire. Occorre fornire gli elementi necessari per affrontare gli eventuali rigori dell’inverno ma anche dare il nutrimento necessario perché il tappeto erboso possa approfittare dei momenti “climaticamente buoni” che si presenteranno durante la stagione fredda e possa poi avere delle energie di riserva per finalmente ripartire la stagione successiva. I nostri alleati sono il potassio, il calcio e le forme azotate a lenta cessione. I prodotti vincenti nel comparto dei concimi granulari Emeraldgreen sono: The Andersons Winter 10-0-24, The Andersons Stress Control 5-0-31.
Se il clima fosse ancora mite è opportuno intervenire con Nutriturf Twin Time 16-5-22 che dona una spinta più decisa dei precedenti della quale il tappeto erboso può ancora approfittare appieno data la presenza di condizioni opportune.
Nel comparto dei concimi liquidi spicca il Nutriturf Corrector: la porzione di Calcio chelato con acido lignin-solfonico irrobustisce le pareti cellulari della foglia e le prepara rendendole quindi resistenti al gelo e tolleranti agli stress da freddo ormai imminenti.
Per contrastare i marciumi invernali è possibile intervenire preventivamente con prodotti a base di procloraz ove la legge lo consente. Se si opta per un programma di interventi con prodotti biologici è il momento di intervenire con il Myco+ e Strep+ a base di Funghi della rizosfera che hanno azione antagonista e di protezione del tappeto erboso.
Non abbassiamo dunque la guardia! Avremo più avanti del tempo per riposarci.